Arjola Trimi, biografia di una grande nuotatrice paralimpica

Nata a Tirana in Albania il 15 marzo del 1987, Arjola Trimi è una campionessa paralimpica di nuoto. Dai capelli rossi e dai grandi occhi azzurri, ha uno sguardo sorridente, dal quale traspare una grande voglia di vivere.

A due anni e mezzo, Arjola si trasferisce dall’Albania all’Italia. Insieme alla sorella e ai suoi genitori (Camilo Trimi e Aida Beretta), va a vivere a Milano, in quartiere Bruzzano. Fin da piccola si appassiona allo sport: inizia a far pratica di karate, atletica leggera e pallacanestro, con ottimi risultati.

La sua storia è un esempio di coraggio e determinazione per tutti: nonostante la tetraparesi spastica, ha fatto dello sport la sua ragione di vita. Ed è riuscita a collezionare un successo dopo l’altro.

Arjola Trimi malattia

All’età di 12 anni (complice una caduta proprio mentre giocava a basket) scopre di essere affetta da una malattia degenerativa: si tratta della tetraparesi spastica, una patologia spastica degenerativa di natura verosimilmente ereditaria che la porterà a cambiare radicalmente la propria vita.

Deve saltare molte lezioni a scuola e, nel frattempo, adattarsi alla nuova condizione. Da quel momento, la ragazza si sottopone a cicli di sedute di idroterapia consiglaitole proprio per la sua tetraparesi spastica degenerativa. In tale frangente, si accorge di avere un rapporto del tutto particolare con l’acqua e, da lì, prende la decisione di praticare nuoto.

Arjola Trimi

Una carriera in ascesa nel nuoto paralimpico

Il percorso di Arjola Trimi è stato un susseguirsi di successi fin dall’inizio. Nel 2012 fa il suo debutto a livello nazionale e, l’anno successivo, si distingue nelle competizioni a livello internazionalo di nuoto paralimpico. Conquista, infatti, 2 medaglie di bronzo e 2 d argento in occasione dei mondiali di Montrèal.

Nel 2014 è la volta dei campionati europei a Eindhoven, in Olanda, dove riesce ad arrivare sul podio per 4 volte, con una medaglia d argento e 3 medaglie d oro. L’anno seguente, ai mondiali di Glasgow, ottiene un secondo e un terzo posto.

Ai Giochi Paralimpici di Rio de Janeiro del 2016 è arrivata seconda nei 50 m in stile libero, mentre agli europei di Funchal, in Portogallo, ha ottenuto 3 ori, 2 argenti e 3 bronzi. Nel 2019, riceve il Collare d’Oro al merito sportivo, uno dei più importanti riconoscimenti nello sport paralimpico.

Naturalmente, la carriera della Trimi non si è fermata con la pandemia da Sars-CoV-2. Ha continuato ad allenarsi duramente e, nonostante una lussazione a una spalla, ha vinto 2 medaglie d’oro e 2 d’argento alle Paralimpiadi di Tokyo del 2020: le prime nei 50 dorso e nei 100 stile libero, mentre le seconde in staffetta mista e 50 m in stile libero.

Nel 2021 è la volta di un altro primo posto sui 100 m in stile libero, ai campionati europei di Funchal. Ma è nel mese di aprile dello stesso anno che riesce a completare la stessa distanza in 1’31″74 e ad abbattere il record del mondo precedente (1’33″92), in occasione del torneo World Series Italia di Lignano Sabbiadoro (UD).

Arjola Trimi atleta paralimpica italiana

Le squadre di cui la Trimi ha fatto parte

Arjola ha iniziato la sua carriera con la Polisportiva Bresciana No Frontiere, una delle realtà più apprezzate in ambito paralimpico, a livello regionale e nazionale. Successivamente, è entrata nella Pohla di Varese, associazione di cui tuttora fa parte.

Vita privata di Arjola Trimi

La battaglia contro la tetraparesi non si limita certo alle competizioni sportive, ma coinvolge la vita della nuotatrice nella sua interezza. Nella quotidianità, Arjola è una persona con aspettative, desideri e sogni nel cassetto, proprio come chiunque altro.

Inserirsi nel mondo del lavoro non è stato difficile per la Trimi che, come ha dichiarato lei stessa in più interviste, da anni è dipendente della banca BPM. Si tratta di un contesto nel quale si è perfettamente inserita, da un punto di vista professionale come da quello umano.

Si è sposata nel mese di ottobre del 2019 e continua a vivere a Milano. Non ha figli, ma riversa il suo affetto per le nipotine (figlie della sorella) di 9 e 7 anni.

Arjola Trimi campionessa paralimpica di nuoto

Un futuro tra nuoto e scrittura

Quando arriverà il momento di chiudere definitivamente con le competizioni, Arjola Trimi conta di rimanere nel settore, anche se non ha ancora in mente come. Tra qualche anno, quindi, potreste vederla in veste di preparatrice atletica.

Al di là del grande amore per il nuoto, l’atleta si diletta nel disegno e nella scrittura, soprattutto nella composizione di poesie. Le piacciono molto il teatro e la cucina, con una predilezione per i piatti della nostra tradizione. Perché, come giustamente ha affermato in più di un’occasione: “La semplicità, a volte, fa la differenza.”

 

Arjola Trimi Medagliere

 

 

Social: Arjola Trimi Instagram

Potete seguire le avventure di Arjola Trimi dalla pagina Instagram: arjolatrimi

 

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Autore DisabiliNews Redazione

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