Triciclo per bambini disabili

Il triciclo per bambini disabili è una bicicletta a tre ruote specificamente progettata per garantire mobilità anche ai più piccoli.

Si tratta di un triciclo altamente tecnologico, studiato per cambiare la vita delle famiglie alle prese con disabilità di vario livello e restituire loro la voglia di uscire e di muoversi.

Che cos’è triciclo per bambini disabili

I tricicli per bambini disabili sono bici per bambini disabili a tre ruote, leggere ma stabili e robuste. Vengono spesso dotate di “Carer Control”, un dispositivo che consente al caregiver di supervisionare e, all’occorrenza, prendere il pieno controllo di freni e sterzo.

A seconda delle personali esigenze del bambino, questo triciclo può essere anche a propulsione manuale. Alcuni modelli sono dotati di seduta scorrevole e/o girevole. Ci sono tricicli dove è presente anche uno sterzo autocentrante.

Sul mercato è possibile scegliere tra modelli ultraleggeri, smontabili, pieghevoli, con rimorchio.

Questi tricicli per bambini sono molto più che semplici biciclette: si tratta a tutti gli effetti di strumenti terapeutici in grado di apportare innumerevoli benefici fisici (tonificazione, forza, coordinazione, circolazione del sangue) e psicologici (libertà, indipendenza, autostima).

Il prezzo di un triciclo per bambini parte dai 750 euro e può raggiugere i 3.500 euro per modelli molto tecnologici. Il settore dell’usato ne è ancora un po’ sguarnito, ma vale sempre la pena dare un’occhiata al nostro mercatino usato.

Triciclo per bambini disabili

 

Benefici fisici e psicologici di un triciclo per bambini disabili

Gli ausili per la mobilità e riabilitazione per persone disabili attraversano, fortunatamente, un periodo di grande espansione e diffusione.

È un segno di grande progresso che un bambino disabile possa godersi una passeggiata all’aria aperta, da sola o coi suoi cari. La possibilità di avvalersi di un mezzo proprio per spostarsi ha un grande potere psicologico per bambino che ogni giorno vede le proprie sfere di autonomia pesantemente limitate a causa delle sue disabilità motorie.

Far lavorare i muscoli in maniera funzionale e magari divertente, potenziando forza e coordinazione, è un’opportunità irrinunciabile per chi voglia abbattere quante più barriere possibili al pieno godimento della propria vita.

E se è possibile farlo respirando aria buona anziché in casa o al massimo in palestra, liberando così le endorfine che attivano il buon umore, l’esperienza presenta un indubbio valore aggiunto.

Se quanto detto finora è vero per un adulto disabile, lo è doppiamente per un bambino disabile.

I bambini hanno un insopprimibile bisogno di muoversi, esplorare e scoprire. Sono in quella fase della vita in cui le energie e gli entusiasmi sono al massimo, incontenibili.
E tutto questo vale anche per un bambino disabile, un piccolo esploratore che ha le stesse identiche esigenze di tutti gli altri bambini ma possibilità di soddisfarle drasticamente ridotte.

L’invenzione e diffusione di ausili come il triciclo per bambini disabili è una vera rivoluzione inclusiva che fornisce una risposta a molti di questi bisogni.

Queste biciclette contribuiscono a procurare al bambino disabile la sensazione di essere tenuto in conto dalla società, di uscire da una condizione di isolamento e invisibilità, di partecipare con le proprie forze alla vita familiare e comunitaria. Un vero e proprio balsamo per l’autostima che troppo spesso scarseggia nei bambini con disabilità.

Muoversi, respirare a pieni polmoni, in alcuni casi competere addirittura. Attività semplici e quasi basilari per un bambino qualsiasi ma impensabili fino a soltanto qualche anno fa per un bambino disabile.

Se la nostra famiglia è patita di camminate e natura, un triciclo per bambini disabili può riavvicinarci alle nostre passioni, moltiplicare le occasioni per divertirsi e stare bene insieme.

Insomma, sono molte le ragioni per cui vale decisamente la pena di riflettere sull’acquisto di un triciclo per bambini disabili.

Quali agevolazioni fiscali per il triciclo per bambini disabili?

Come per molti altri ausili per la mobilità e riabilitazione, anche per l’acquisto di un triciclo per bambini disabili c’è il diritto di ottenere accesso a benefici fiscali destinati alle persone con disabilità.

La legge parla di ridotte capacità motorie, handicap psichico e/o mentale, difficoltà nel linguaggio e/o problemi agli arti inferiori. Le modalità di erogazione di tali benefit variano in base alla Regione di appartenenza.

In linea di massima, essendo per lo più riconosciuti come dispositivi medici, i tricicli per bambini disabili godono dell’IVA agevolata al 4%.

A seconda del modello per cui opteremo e della categoria in cui il nostro ausilio ricadrà, sarà consigliabile verificare di poter usufruire della detrazione dall’IRPEF del 19%.

Il Sistema Sanitario Nazionale con il nomenclatore tariffario, regola i rimborsi per ausili per disabili pertanto la spesa per il triciclo viene coperta con un rimborso di circa 900 euro.

Una guida semplice e completa per orientarsi nel complesso e talvolta confuso mondo dei contributi statali alla disabilità è reperibile sul nostro sito Fisco e Legge 104.

Se non fosse sufficiente, è possibile compilare il modulo di contatto presente in ogni pagina dedicata agli ausili del nostro sito. Riceverai risposta direttamente dal produttore o distributore.

Il triciclo per bambini disabili nella città reale: accessibilità e barriere architettoniche

Da un lato l’ispirazione inclusiva e il genio rivoluzionario dei creatori di ausili per la mobilità e riabilitazione sempre più completi e tecnologici. Dall’altro un mondo perennemente impreparato, inadeguato, cieco di fronte alle esigenze sollevate dalla disabilità.

Se infatti la società non collabora con l’abbattimento delle barriere architettoniche l’uso di prodigi della tecnologia come il triciclo per bambini disabili resterà inesorabilmente monco, quasi sprecato.

Scale, marciapiedi senza rampe, passaggi stretti, bagni letteralmente inutilizzabili e innumerevoli altri ostacoli “invisibili” a chi non sia costretto ad avvalersi di ausili per la mobilità continuano a condizionare l’esistenza di adulti e bambini con disabilità.

Le barriere architettoniche continuano a essere onnipresenti in strada come negli alberghi, nei residence, nei camping, in spiaggia, negli esercizi commerciali. Una riflessione e una trasformazione in chiave inclusiva sarebbe urgente anche nel settore del noleggio turistico.

Tutte queste attività, come ogni Comune che voglia offrire una mobilità accessibile, hanno oggi una grande opportunità di progresso e inclusione, ma anche di visibilità e prestigio.

Non resta che continuare a insistere nel sensibilizzare e lottare per la costruzione di spazi ispirati al principio di accessibilità, per un mondo che sia finalmente di tutti.

Per approfondimenti in merito a questo ambito:

 

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