Giorgia inizia a praticare la ginnastica ritmica quando ha solo 5 anni, innamorandosi follemente di questa disciplina sportiva, tanto da riempire di ruote e spaccate non solo le ore trascorse in palestra ma anche quelle passate a casa.
Quattro anni fa, però, la piccola comincia ad accusare un intermittente dolore alla gamba destra, che preoccupa la madre Francesca, la quale invita la figlia a rallentare un po’ con gli allenamenti.
Ad un certo punto sembrava che tutto fosse passato, ma nell’aprile del 2014 il dolore torna in una forma decisamente acuta e da quel momento ha inizio la trafila di visite e controlli, portando la bimba a dover effettuare una biopsia.
Approfondimenti
Una terribile odissea
Il 26 maggio di tre anni fa per la famiglia di Giorgia arriva la terribile diagnosi: osteosarcoma, ossia un tumore delle ossa.
Immediatamente la bambina, che in quel momento ha 7 anni, deve affrontare la chemioterapia e tutto il dramma che ne consegue, tra grandi sofferenze e la perdita dei capelli.
La sua più grande paura, però, è una sola: quella di non poter più fare ginnastica.
E l’esito istologico dell’intervento conservativo, arrivato nel mese di agosto, sembra non darle scampo, perché la necrosi risulta terribile.
I medici, a quel punto, mettono i genitori di fronte ad un bivio durissimo:
- sottoporre la piccola ad un secondo intervento conservativo, che le dava il 35% di possibilità di sopravvivere
- oppure amputare l’arto e rimanere con una sola gamba, opzione che faceva salire la percentuale al 65%.
Mai smettere di sognare anche se con una sola gamba
Il 3 settembre 2014 Giorgia subisce l’operazione che le porta via la gamba e comincia per lei e i familiari un altro momento davvero complesso, perché la bimba fa fatica ad adattarsi alla sua nuova situazione di avere una sola gamba.
Poi, però, arriva il miracolo che solo un grande amore riesce a compiere.
Nonostante tutte le difficoltà, la piccola alla fine del mese successivo riesce a fare di nuovo una verticale. Nel giro di poco tempo torna ad allenarsi nella sua adorata palestra, chiaramente con un percorso blando e molto controllato.
Ad oggi, Giorgia continua a monitorare la propria situazione di salute costantemente e ha un grande sogno:
tornare a gareggiare nel gruppo agonistico come una volta e non restare in quello amatoriale dove è stata inserita dopo quanto le è successo.
Massimo Achini, presidente del CSI Milano, ha dichiarato che sta cercando il modo affinché questo possa avvenire, poiché per il momento i regolamenti non prevedono tale possibilità.
Riuscirà questa coraggiosissima atleta ad avere ulteriormente la meglio nei riguardi della malattia?… Commenta l’articolo in fondo alla pagina
Vai Giorgia. Siamo tutti con te, Little Princess ???