Ludwig Guttmann, biografia del padre delle paralimpiadi

Ludwig Guttmann nasce il 3 luglio 1899 da famiglia ebrea ortodossa. Cresce e studia in Polonia, poi si laurea a Friburgo n Germania. Prima di laurearsi, vive per un periodo con la famiglia a Chorzow (Polonia).

Durante questo lasso di tempo, svolge il praticantato come medico nell’ospedale di questa cittadina che è il primo al mondo a trattare pazienti feriti da infortuni sul lavoro. Dopo la laurea, si sposa e mette su famiglia in Polonia.

Sempre qui, nella cittadina di Breslavia, inizia la collaborazione con la Otfrid Foerster, una clinica ebraica dove Ludwig Guttmann diventa presto un punto di riferimento importante per le sue elevate conoscenze nell’ambito della neurologia.

Chi era Ludwig Guttmann?

Con l’arrivo del Nazismo e delle leggi razziali contro gli ebrei, nel 1939 è costretto ad abbandonare la Polonia e a rifugiarsi in Inghilterra. Qui, ha modo di mettere in evidenza ben presto le sue capacità.

Inizia a lavorare come ricercatore presso l’Università di Oxford e da lì a poco, viene messo a capo del reparto delle lesioni nervose dell’ospedale ortopedico di Oxford.
Nel 1944 il governo britannico gli propone di mettersi alla guida del centro nazionale di ricerca sulle lesioni del midollo spinale che si trova nell’ospedale di Stoke Mandeville, nei pressi di Londra. Guttmann accetta con entusiasmo e ricopre la carica di direttore di questo centro fino al 1966. Ludwig Guttmann morirà nel 1980.

Dottor Ludwig Guttmann

Il riscatto degli inutili 

Il Nazismo e le sue leggi razziali, a cui fortunatamente il Dottor Ludwig Guttmann riesce a sfuggire, sostenevano che le persone affette da handicap fisici o mentali, difficoltà psico-motorie, non rispecchiavano i canoni della forte e robusta razza ariana che avrebbe riportato il Paese allo splendore.

Pertanto, questi individui erano inutili e dannosi per la Germania. Rappresentavano un intralcio e le spese per il loro sostentamento erano solo un costo infruttifero che gravava sulle risorse economiche nazionali. Con questo delirante e criminale pretesto, erano stati persino attrezzati ospedali il cui scopo era l’eliminazione fisica delle persone colpite da malattie genetiche, disabili e portatori di handicap.

Secondo la politica dominante queste persone non rispecchiavano il disegno di mondo perfetto senza vizi né difetti dominato da una razza perfetta, ma soprattutto per un crudele calcolo matematico: meno pazienti da curare, più denaro a disposizione della Germania per il suo riarmo, per la crescita economica.

Pertanto, la prima cosa che vuole fare Ludwig Guttmann una volta arrivato in Inghilterra è riscattare questi essere umani considerati inutili o inferiori. Vuole dimostrare che un handicap o una limitazione motoria possono essere superati e consentire comunque all’individuo di svolgere una vita dignitosa.

Dott Ludwig Guttman Giochi di Stoke Mandeville prime Paralimpiadi

Ludwig Guttmann e lo sport come terapia

Il dottor Ludwig Guttmann in Inghilterra ha la possibilità di promuovere e diffondere la sua teoria in base alla quale lo sport per disabili, il movimento, è vita.
Egli è fortemente convinto che lo sport sia la medicina migliore contro alcuni tipi di malattie o infermità, sia sotto il profilo fisico quanto, soprattutto, sotto quello psicologico. E il tempo gli darà presto ragione.
Quindi, possiamo definirlo anche il papà della sporterapia.

Infatti, è stato il Dott Ludwig Guttmann a spianare la strada ed aprire gli occhi delle persone sul fatto che le due situazioni, cioè attività sportiva e malattia o disabilità, possono tranquillamente coesistere insieme, anzi essere coadiuvante l’uno dell’altra.

Oggigiorno ormai è diffusissima la sporterapia. Negli ultimi 70 anni, grazie al precursore Dottor Ludwig Guttmann, si sono compiuti ulteriori passi avanti in questo ambito, anche grazie al supporto della tecnologia, che naturalmente non era disponibile nell’immediato dopoguerra.

Ormai, è stato ampiamente dimostrato che il fatto di praticare sport rappresenta un’opportunità fondamentale per le persone affette da disabilità, in quanto rappresenta la loro occasione per riscattarsi, per recuperare l’autostima persa, nonché la propria autonomia sotto il profilo motorio.
Lo sport, insomma, rappresenta molto di più di una parentesi di svago; è un vero e proprio riscatto sul piano sociale e psicologico.

Giochi Paraolimpici Basket disabili

Il primo centro di riabilitazione motoria Ludwig Guttmann

Ludwig Guttmann gestisce il primo contesto dedicato all’attività per la riabilitazione motoria dei pazienti.
Grazie a lui, l’ospedale di Stoke Mandeville è il primo in assoluto a disporre di un simile reparto in cui l’attività principale svolta da medici e infermieri è mirata a far riacquistare, oppure a potenziare, la mobilità dei pazienti.

Questi ultimi presentano diverse patologie, prevalentemente paresi causate da lesioni al midollo spinale. Il denominatore comune per queste persone è, purtroppo, quasi sempre una vita su una sedia a rotelle.
Il Dottor Ludwig Guttmann spende tutta la vita a dimostrare che c’è un legame tra infermità fisica e problemi neurologici, nonché psicologici, nei malati.

Il centro da lui diretto fino alla metà degli anni 60 è un ospedale specializzato nel trattamento medico e chirurgico, prima, e riabilitativo nella fase del post-intervento.
Le persone che vengono ricoverate nell’ospedale di Stoke Mandelville presentano generalmente delle lesioni, più o meno gravi, al midollo spinale oppure danni cerebrali o gravi disabilità neurologiche le cui cause sono incidenti, cadute, grossi traumi. I pazienti sono prevalentemente piloti dell’aviazione della Royal Air Force (RAF).

Naturalmente, il percorso riabilitativo richiede tempo, tenacia, pazienza e forza d’animo.
A metà degli Anni Quaranta gli step per realizzare la prima forma esistente al mondo di sporterapia, sono rappresentati dal lancio della palla medica, poi dal lancio delle freccette, seguito dal tiro con l’arco, fino ad arrivare alla pallacanestro in sedia a rotelle.
Per l’epoca, questa è una vera rivoluzione che fa nascere sentimenti contrastanti: entusiasmo, fiducia, diffidenza, disapprovazione.
Ma dimostra in breve tempi di dare buoni frutti nello stato di riabilitazione e recupero motorio dei pazienti.

Paralimpiadi

Luglio 1948, i Giochi di Stoke Mandeville prime Paralimpiadi

Una data importantissima che tutti noi dobbiamo ricordare è sicuramente il 29 luglio 1948. Infatti, il Dottor Ludwig Guttmann nel 1948 organizza i primi Giochi a cui partecipano i pazienti dell’ospedale di Stoke Mandeville.

Gli atleti di quella che è corretto definire la prima edizione dei Giochi paralimpici, erano solamente 20, di cui 4 donne.
Tutti accomunati dal fatto di essere costretti su una carrozzina. Questo avvenimento riscuote successo ed approvazione e produce un eco enorme.

La seconda edizione del 1952 si apre anche ai confini internazionali, infatti vede la partecipazione anche di alcuni veterani di guerra olandesi.

Prima edizione scherma paralimpica

L’incontro di Ludwig Guttmann con Antonio Maglio

Quanto iniziato dal dottor Ludwig Guttmann è di ispirazione anche per un medico italiano, Antonio Maglio, il quale desidera replicare questa esperienza in Italia.
Anche il Dottor Antonio Maglio, come Ludwig Guttmann, è fermamente convinto che lo sport rappresenti un anello fondamentale per la catena del recupero motorio dei pazienti costretti in sedia a rotelle, con benefici per questi ultimi sotto il profilo fisico, psicologico e sociale.

L’incontro tra Guttmann e Antonio Maglio produce come risultato l’organizzazione dei Giochi di Roma a cui partecipano solo persone con disabilità in diverse discipline sportive.

Questo evento si svolge solo pochi giorni dopo la chiusura della 17esima edizione dei classici Giochi Olimpici.
Sicuramente, la scelta della data non è stata casuale: Guttmann e Maglio vogliono lanciare un messaggio ben preciso scegliendo una data così vicina a quella dei Giochi Olimpici, ovvero che lo sport accorcia le distanze, in questo caso intese come differenze fisiche.

La collaborazione di Ludwig Guttmann e Antonio Maglio prosegue. Grazie alla loro tenacia, Roma nel 1960 è il primo vero e proprio teatro dei giochi paralimpici con 400 atleti provenienti da 23 nazioni diverse. Si tratta di un vero evento e di un enorme passo in avanti per la medicina e per la società.

Per questi giochi viene appositamente coniato il termine Paralimpiadi perché si tratta di Giochi che si svolgono parallelamente a quelli tradizionali delle Olimpiadi a cui partecipano atleti che non presentano problemi motori.

Il simbolo delle Paralimpiadi è costituito da tre agitos, uno blu, uno rosso e uno verde, anziché da cinque cerchi come nel simbolo delle Olimpiadi.
I colori blu, rosso e verde sono stati scelti perché sono quelli più ricorrenti nelle varie bandiere del mondo; i tre simboli al centro del logo, invece, rappresentano i corpi in movimento degli atleti paralimpici.

prima edizione dei Giochi Paraolimpici 1948

I riconoscimenti Ludwig Guttmann

Nel 1956 il Dottor Ludwig Guttmann viene insignito con la Coppa Fearnley.
Si tratta di un importante riconoscimento ideato allo scopo di premiare coloro i quali, nei vari settori della società, si sono distinti nel contribuire all’espansione degli ideali olimpici.

Nel 1960 Ludwig Guttmann fonda nel Regno Unito l’Associazione Britannica Sport Disabili.
Nello stesso anno, inoltre, riceve i gradi di ufficiale e poi di commendatore dell’Ordine dell’Impero Britannico.

Nel 2012 la celebre rete televisiva americana, la BBC, realizza il film intitolato The Best of Men che si basa sulla sua biografia.

 


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Autore DisabiliNews Redazione

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