La Rivoluzione dello Sport per Persone Disabili: Il Ruolo della Polisportiva Milanese
Negli ultimi anni, la diffusione della pratica sportiva nelle persone disabili ha subito grandi cambiamenti ampliando i propri spazi d’intervento, le finalità e, soprattutto, i concetti fondamentali sui quali si basa l’azione delle associazioni sportive impegnate.
L’Inizio di una Rivoluzione
La storia della Polisportiva Milanese è una testimonianza tangibile di questo cambiamento. Fondata nel 1979, rappresenta un faro di speranza e un importante riferimento per il Comitato Italiano Paralimpico (C.I.P.). Da oltre vent’anni, questa associazione promuove con entusiasmo lo sport per i disabili, rispondendo con dedizione al crescente numero di coloro che desiderano abbracciare l’attività sportiva. La loro missione inizia dalla ricerca di spazi adeguati, coinvolgendo tecnici e volontari per sviluppare le singole discipline.
Libertà di Scelta
Un tempo, le persone disabili erano spesso parte passiva di una società in evoluzione. Tuttavia, grazie all’opera instancabile della Polisportiva Milanese e organizzazioni simili, si sono aperte ampie possibilità. Ogni individuo ha ora la libertà di scegliere la disciplina sportiva più adatta alle proprie necessità fisiche ed aspirazioni intellettuali.
Un Percorso di Trasformazione
Da quel giorno, l’Associazione Polisportiva Milanese ha fatto progressi straordinari fino a giungere all’attuale struttura. L’attività si svolge da settembre a luglio, con precisi impegni settimanali. Questo percorso guida ogni persona disabile dal primo approccio allo sport fino all’autentica pratica sportiva. Le opzioni sono numerose, tra cui nuoto, sci alpino e nordico, atletica leggera, tiro con l’arco, canoa, canottaggio, tennis tavolo, scherma, tiro a segno e l’handybike.
Uno Sguardo Oltre lo Sport
L’Associazione Polisportiva Milanese non si limita solo al campo sportivo. In collaborazione con altre associazioni, promuove la conoscenza e la pratica di altre discipline e attività per il tempo libero. Il tutto rientra in un progetto mirato sulla singola persona, trasformando ciascun partecipante in un vero atleta. Nonostante gli aspetti sportivi, l’associazione ha sempre mantenuto un equilibrio, evitando di esasperare gli aspetti agonistici. Al contrario, ha sviluppato una prospettiva terapeutica, ludica e ricreativa, sottolineando la funzione sociale dello sport.
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