Massimiliano Sechi: la sua biografia e la sua disabilità come forza

Chi è Massimiliano Sechi?

Sono Massimiliano Sechi, ma puoi chiamarmi Max come fanno i miei amici. Sono nato nell’1986 e quando i miei genitori mi hanno visto per la prima volta hanno notato che c’era qualcosa di diverso in me. Le ecografie non avevano rivelato nulla.

Sono nato con una grave malformazione: la focomelia che ha impedito agli arti superiori ed inferiori di svilupparsi. Probabilmente se non fossi nato così la mia vita ora non sarebbe questa, ma siamo sicuri sarebbe stata migliore?
Essere o non essere “normale

Massimiliano Sechi - NOEXCUSES

Massimiliano Sechi e il concetto di normalità

Ti sei mai chiesto cosa si intende per normale?

Il pensiero di Massimiliano Sechi: “Per tutta la mia vita ho dovuto fare i conti con gli sguardi, con le parole e i giudizi di molti. Tutto quello che avrei voluto e che sto cercando di dimostrare a chiunque è che sono normale anche io.

In fin dei conti, non esiste una definizione di normale, siamo tutti diversi e tutti uguali. Pensaci, allo stesso tempo siamo umani tutti, eppure ognuno di noi ha la sua diversità che è inevitabilmente, che tu ci creda o no, la propria ricchezza”.

Massimiliano Sechi tra disabilità e difficoltà

Non voglio raccontarti una favola però, non credere che sia stato tutto rose e fiori. Ho avuto le mie difficoltà, ho avuto momenti bui, di tristezza e sconforto. Ho tenuto dentro le mie sofferenze senza esternarle e mi sono fatto male, tanto. Da lì, ho capito che avrei dovuto uscirne, che la vita che mi è stata data è questa e la felicità era proprio dentro di me, non era distante, non apparteneva a qualcun altro era in me e dovevo solo trovarla.

Così, ho scavato dentro, ho letto il mio passato e ho affrontato le mie paure. I ricordi ci condizionano molto più di quanto pensi, così ho cercato di eliminare quelli brutti, di pensare che il passato è passato e se non l’avessi fatto non sarei dove sono oggi.
Anche in questo caso, non voglio mentirti. Sarà difficile ma fidati, ogni esperienza è una lezione.

Massimiliano Sechi

La disabilità e gli altri

Se c’è una cosa che ho imparato con gli anni è che tra convivere ed accettare la disabilità c’è un’enorme differenza.

Le parole degli altri e i loro occhi continuavano a ferirmi. Non capivo perché, eppure convivevo così bene con lei. Così un giorno ho capito: non avevo davvero accettato di avere una disabilità. Ho iniziato ancora una volta un percorso, sapevo dovevo volevo arrivare, l’ho tracciato e sono arrivato al capolinea. Ce l’ho fatta, ancora una volta.

Ho imparato che eravamo io e lei, gli altri erano solo estranei e non avrebbero dovuto ferirmi, per nessun motivo. Sono e sarò sempre io l’unico responsabile, il padrone della mia vita, tutto dipende da me. Sono il protagonista non una vittima. E anche tu, della tua.

La mia forza, Vuoi sapere una cosa?

Fino a 13 anni i miei genitori mi facevano indossare delle protesi. Non le ho mai amate, anzi. Non riuscivo a fare nulla da solo, non mi piaceva dipendere da qualcos’altro per rendermi esteticamente “migliore”.

Ho preferito vivere, essere indipendente e toglierle. Da quando ho smesso di indossarle ho potuto fare tutto da solo. Non mi importava che le persone mi vedessero per come ero realmente, anzi, credo fosse un bene. Io ero e sono così.

Ci sono alcune cose che non riesco a fare da solo ma che importa? Una volta ho bucato la gomma della macchina. Mi sono fermato e mi hanno aiutato delle persone meravigliose, è stata un’esperienza e una ricchezza.

Guarda il Video di Massimiliano Sechi a Tu si que vales su Canale 5

Il talento di Massimiliano Sechi, ha commoso il pubblico di Tu si que vales, in prima serata su Canale 5.

Massimiliano Sechi a Tu si que vales

Così ho deciso che avrei voluto aiutare gli altri ad affrontare la disabilità.
Ho partecipato a Tu si que vales per portare il mio messaggio. La mia non è stata un esibizione con effetti speciali, non ho fatto nulla di grandioso, nulla di speciale. O forse si.
La verità è che ho scelto di esibirmi facendo cose della quotidianità di tutti.
Durante il programma ho visto persone guardarmi sbalordite, eppure stavo solo mangiando un pezzo di torta.
Ma sai che ti dico? Che la sorpresa nei loro occhi era accompagnata dalla speranza. Se ce la faccio io, ce la fanno tutti. Tu per primo, qualunque sia il tuo impedimento.
Se vuoi ti consiglio di guardare la mia esibizione, puoi trovarla cercando “Massimiliano Sechi tu si que vales“. Ti spiego qualcosa che, scusa se mi permetto, vale la pena ascoltare.

 

#NOEXCUSES Massimiliano Sechi

“Niente scuse, niente giustificazioni”: la filosofia di Massimiliano Sechi

Ho dovuto affrontare tante situazioni difficili nella vita, cose semplici sembravano ostacoli enormi. Se ce l’ho fatta io, perché non dovresti farcela anche tu? Non è semplice. Sicuramente non lo è ma imparerai a conoscerti e a convincerti che se vuoi puoi.
Volere è potere, non è un detto e non è una frase di circostanza.
Se vuoi ottenere qualcosa nella vita, qualunque sia il tuo obiettivo sappi che solo il lavoro, la determinazione potranno aiutarti.
Nessuno di noi ha la strada spianata, che tu abbia una disabilità o meno, dovrai impegnarti e focalizzarti sui tuoi desideri.
Se non fosse stato per il mio orgoglio non sarei dove sono ora, anche lui come mi ha distrutto mi ha anche fortificato. Basta trovare il bene nel “male” e farne un punto di forza anziché una debolezza.
Il successo, la fama e perché no i soldi, non piovono dal cielo. Basta non arrendersi.

Prendi in mano la tua vita

Nessuno nasce come vorrebbe. Pensaci, troviamo sempre qualcosa che vorremmo cambiare, sia in piccolo che in grande. Ma la vita ci da questo e l’unica cosa che possiamo fare è prendere la situazione di petto e affrontarla così com’è.

Impara ad accettarti, ad amarti per come sei.

Il destino decide per noi e noi dobbiamo farne tesoro.
Capita di avere momenti bui ma è normale. Quando inizierai a ragionarci su, vedrai che inizierai a trasformare la tua vita e plasmarla come vuoi, così, raggiungerai la felicità.

Te l’ho detto prima, la felicità, la gioia, l’amore per la vita sono dentro di te. Non servirà a nulla cercarle altrove e in nessun altro. Quando le troverai, ne scoprirai la purezza, l’intensità e la tua vita sarà migliore. Te lo posso garantire.
Hai tutta una vita davanti, prendi in mano la tua vita perché puoi costruire grandi cose, puoi arrivare dove vuoi.
Io ho fatto della mia disabilità la mia forza, fallo anche tu. Puoi.

 


 

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Autore Alessio Giardini

giovane pesarese classe 82, colpito sin dalla nascita dalla Neuropatia Sensitivo Motoria Ereditaria di Charcot-Marie-Tooth 1B, una patologia che colpisce circa 24.000 persone in Italia. Nel mio Blog ho deciso di parlarvi in prima persona per raccontarvi con le mie parole tutte le mie esperienze e analizzare le tematiche della disabilità dal mio punto di vista.

Un commento

  1. “La verità è che ho scelto di esibirmi facendo cose della quotidianità di tutti. Durante il programma ho visto persone guardarmi sbalordite, eppure stavo solo mangiando un pezzo di torta”.

    Hai fatto cose della quotidianità di tutti? Stavi solo mangiando un pezzo di torta?
    Sai, esistono persone che, se non hanno qualcuno che faccia per loro tutte le azioni della vita quotidiana, non possono neppure scostarsi una zanzara dal viso, pur avendo tutti gli arti sviluppati. Sono persone paralizzate, e ce ne sono milioni, per le quali altroché se è speciale il gesto di portarsi il cibo alla bocca con il proprio braccio!
    Hai trovato la forza nella tua disabilità, bene, ci credo e ti faccio i miei complimenti.
    Ma fermati qui. Non dire: “se ce l’ho fatta io, perché non dovresti farcela anche tu?”.
    Capisco che sia facile far commuovere il pubblico di uno show televisivo, che si alza e applaude alle tue frasi ad effetto.
    Ma per tante persone tetraplegiche, avere la capacità di essere autonome anche soltanto per tutto ciò che riguarda le attività della vita quotidiana, è come avere tutto il mondo. Con questa niente-affatto-scontata capacità, hai il lusso di non preoccuparti che se dovessi rimanere da solo, te la puoi cavare da te, nessun assistente da assumere per poter continuare a “vivere”.
    Per non parlare poi di chi è costretto a dipendere da apparecchi per respirare e/o nutrirsi, e magari non può neppure permettersi di stare sulla sedia a rotelle.
    Pensa a tutto questo quando ti sdrai sulla spiaggia con il tuo cane oppure quando devi chiedere aiuto per sostituire una gomma dell’auto che stai guidando.

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