Michele Buscio e la sua iniziativa social per diffondere la cultura della disabilità

Michele Buscio è un giovane non udente pieno di vitalità. Suo padre Nicolino, alla fine dello scorso anno, è stato ospite della trasmissione Moby Dick, condotta su Telemolise dal giornalista Giovanni Minicozzi, dove ha letto una lettera decisamente toccante.

L’apertura della pagina facebook

Il genitore bonefrano è impegnato in maniera importante per il rispetto dei diritti delle persone con disabilità, quali la ricezione dell’assistenza prevista dalla legge e l’abbattimento di tutte le barriere architettoniche presenti nei diversi comuni. Anche Michele, com’è facile immaginare, condivide con il padre questa fondamentale battaglia. Tenendosi al passo con i tempi, il ragazzo ha deciso quindi di aprire una pagina facebook che porta il suo nome e della quale ha realizzato il logo, perché è certo che i social possano essere fondamentali affinché chi vive in prima persona determinate problematiche possa testimoniarle agli altri. Lo scopo dello spazio web, quindi, è quello di diffondere in primis la cultura dei non udenti e poi, più in generale, di occuparsi del mondo della disabilità.

Un messaggio da condividere

Michele, che ha coniato lo slogan #BarriereTutteGiùPerTerra, tramite la pubblicazione di un video ha sostenuto fortemente che le persone con disabilità debbano avere le stesse possibilità degli altri individui di accedere ai servizi, alla comunicazione e al lavoro. Perché questo accada, è necessario l’abbattimento del grande ostacolo rappresentato dalle barriere mentali, sociali e culturali. “La diversità non è un mondo a parte ma è una parte del mondo“, afferma il giovane. Ed è sicuramente auspicabile che il suo messaggio di civiltà venga largamente condiviso.

Autore Alessio Giardini

giovane pesarese classe 82, colpito sin dalla nascita dalla Neuropatia Sensitivo Motoria Ereditaria di Charcot-Marie-Tooth 1B, una patologia che colpisce circa 24.000 persone in Italia. Nel mio Blog ho deciso di parlarvi in prima persona per raccontarvi con le mie parole tutte le mie esperienze e analizzare le tematiche della disabilità dal mio punto di vista.

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