La barca a vela è un vero“strumento” di aggregazione ed integrazione attraverso la formazione di equipaggi misti, di disabili e non.
Ogni anno si tengono molte competizioni nazionali ed internazionali di questa disciplina, che necessita la conoscenza delle manovre, l’utilizzo dello spinnaker, la programmazione della navigazione, oltre a tutte le tematiche per la sicurezza.
Le difficoltà e gli ostacoli propri della vita in barca possono diventare, così, occasioni di dialogo e comunicazione, di reciproca comprensione e di confronto tra “sportivi”.
L’esperienza della navigazione in barca a vela consente il raggiungimento di un doppio obiettivo: se da un lato viene offerta alle persone disabili la possibilità di accedere e vivere momenti ed emozioni normalmente preclusi, contemporaneamente la componente “normodotata” dell’equipaggio ha la possibilità di conoscere in maniera diretta la realtà e le difficoltà quotidiane dei propri compagni di navigazione.
Per partecipare a corsi ed eventi potete rivolgervi alla Lega Navale Italiana oppure decidere di frequentare uno dei corsi di Vela per disabili offerti da YCI Yacht Club Italiano, un corso rivolto a tutti, adulti e ragazzi, portatori di handicap ed i loro accompagnatori.
Approfondimenti
Fasi corso di vela per disabili
- Prima fase per l’acquisizione dei fondamenti di questo sport.
- Seconda fase per il perfezionamento e l’acquisizioni più tecniche di conduzione.
Il Corso utilizzerà imbarcazioni della classe 2.4
Tale imbarcazione permette ai portatori di handicap di condurre una imbarcazione in sicurezza e di poter regattare alla pari con i normodotati.
Programma Corso Vela per disabili
Prima fase:
- Terminologia
- Conoscenza imbarcazione
- Spiegazione dell’ imbarcazione
- Il corretto armamento
- Manovre
- I nodi di base
Seconda fase:
- Disormeggio ed ormeggio
- Partenze
- Andature
- Accosti
- Orientamento, mantenere una rotta
- Girare una boa
- Accenni sul regolamento di regata
Alla fine del corso è prevista una uscita in mare con imbarcazione d’altura.
ABC della navigazione – il linguaggio
Quando si naviga e’ fondamentale che i comandi impartiti dal comandante o skipper siano ben comprensibili e correttamente eseguiti dall’equipaggio.
In barca gli ordini si urlano, perchè il rumore delle onde e del vento e la distanza tra i membri dell’equipaggio impedirebbero altrimenti la comprensione.
Spesso gli ordini sono preceduti dal comando di preparazione: Pronti!
La barca
- La parte anteriore della barca si chiama prua, la parte posteriore poppa
- Destra si dice dritta, la sinistra si dice sinistra
- La parte dell’imbarcazione rivolta al vento e’ detta sopravento
- La parte opposta sottovento
- La parte immersa dello scafo e’ chiamata opera viva
- La parte emersa opera morta
- La copertura superiore dell’imbarcazione si chiama coperta a zona
- La poppa dove trova posto l’equipaggio si chiama pozzetto
- La deriva e’ una pinna che evita lo scarroccio all’imbarcazione
Le vele
L’albero ha la funzione di sostenere le vele.
L’albero e’ sostenuto dalle manovre fisse o dormienti che sono generalmente cavi metallici .
All’albero sono issate le vele.
La vela anteriore e’ detta fiocco, la vela posteriore e’ detta randa.
Nodi
L’ormeggio così come la maggior parte delle attivita’ svolte in barca a vela coinvolgono cime e’ fondamentale quindi conoscere bene i nodi.
I nodi principali sono:
- Nodo parlato
- Savoia
- Gassa d’amante
- Nodo piano
- Nodo di bozza
I venti
Ogni vento ha un nome diverso a seconda della direzione da cui arriva:
- Nord: Tramontana
- Nord-Est: Grecale
- Est: Levante
- Sud-Est: Scirocco
- Sud: Mezzogiorno
- Sud-Ovest: Libeccio
- Ovest: Ponente
- Nord-Ovest: Maestrale
Libri vela per disabili
- Nessuno resti a terra. Una storia di mare, vela e solidarietàGiovanna Caratelli
- Una vela diversa. Storie, interviste, racconti di vela e diversa abilità, Elisabetta Bigagli
- Due ruote sull’oceano, Andrea Stella
Buongiorno mia figlia ha l’atassia di Fredreich ed e’ Non vedente .. potrebbe fare un corso di barca a vela ? E se e’ Si in Sicilia e’ Possibile ?
Grazie mille
Mariella Asaro