Oggi ha 9 anni, può andare a scuola e giocare a pallone. Fino a due anni fa, però, era un ‘bambino farfalla’, come vengono chiamati i piccoli con una pelle fragile quanto le ali del noto lepidottero a causa di una rara patologia genetica denominata epidermolisi bollosa.
Approfondimenti
Trapianto della pelle, un intervento in collaborazione tra Germania e Italia
Al bimbo, proveniente dalla Siria, nel 2015 è stata trapiantata in Germania, più precisamente nell’Università della Ruhr a Bochum, ben l’80% della pelle con l’intervento di trapianto della pelle.
Il grandioso intervento di trapianto della pelle, che è stato pubblicato sulle pagine dell’importante rivista scientifica Nature. E’ stato effettuato con la pelle rigenerata nel nostro Paese dalla squadra di Michele De Luca. L’equipe opera nel dipartimento di Medicina Rigenerativa dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.
Un traguardo significativo
Ora il piccolo, che è stato operato in due fasi successive, vive con la sua famiglia, la sua pelle è stabile e ha già avuto alcuni cicli di rinnovamento.
De Luca, che da oltre 30 anni si occupa di cellule staminali della pelle, ad oggi è conscio del fatto che le sue significative ricerche avranno un futuro anche all’interno della sperimentazione clinica.
Il trapianto della pelle, infatti, ha portato al conseguimento di un traguardo fondamentale, consentendo l’individuazione della fonte delle cellule staminali che permettono il continuo rinnovo della pelle.
Questo ha fornito la prova definitiva del fatto che la nostra pelle non abbia solamente un tipo di staminali, bensì sia sostenuta da un fondamento di cellule più longeve, dalle quali hanno origine cellule dalla vita più breve che si rinnovano continuamente.