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Parco Gola della Rossa e di Frasassi

Parco Gola della Rossa e di FrasassiUna natura inviolata e maestosa che conserva intatti i segni di un passato millenario: il Parco naturale Regionale della Gola della Rossa e di Frasassi viene istituito nel 1997 per delimitare un’area di eccezionale interesse naturalistico, storico e culturale. La zona rappresenta uno snodo viario importante che collega la costa adriatica al Lazio. Già in epoca romana e poi nel Medioevo questa posizione strategica ha favorito il formarsi di numerosi insediamenti; oggi tantissime sono le testimonianze di questo grandioso passato: rocche, castelli, monasteri e borghi immersi in una natura preservatasi integra.

Tutta la zona è interessata da fenomeni carsici e dalla presenza di sorgenti sulfuree che hanno contribuito a disegnare dei paesaggi d’indicibile suggestione. La Gola di Frasassi, lunga 3 km, ne è un insigne esempio. Molti milioni di anni fa, l’area era un fondale marino che subiva l’accumularsi di sedimenti, come rivelano fossili e particelle calcaree visibili dove la roccia affiora. Nel corso dei millenni lo scorrere del fiume Sentino ha scavato la roccia dando luogo a profonde gole; poi, il graduale processo corrosivo attribuibile alla risalita delle acque sulfuree profonde, ha reso colossali le dimensioni di molti vani sotterranei, che hanno dato luogo allo spettacolare fenomeno delle Grotte di Frasassi. Secondo gli esperti si tratta di una delle aree speleologiche più importanti d’Europa.

La vegetazione è molto varia: dai boschi di carpino nero dei settori calcarei, alle faggete del piano montano, alla macchia mediterranea delle zone più calde delle gole rupestri. Lungo le pareti rocciose di Frasassi ha nidificato una coppia di aquile reali, una presenza importante che può sopravvivere grazie alle condizioni ottimali dell’area. Tra le specie selvatiche spicca la presenza del lupo, dell’astore, del lanario e del falco pellegrino.

Tante le escursioni che è possibile fare nel Parco; oltre a quelle strettamente naturalistiche, molto interessanti sono gli itinerari enogastronomici alla riscoperta dei sapori locali, la visita alle aziende vinicole e ai tanti castelli che, grazie all’amabilità e alla socievolezza della gente del luogo, possono trasformarsi davvero in esperienze indimenticabili. Attraversando il territorio del Parco è possibile ripercorrere la storia del luogo e la storia dell’uomo, anche grazie ai tanti itinerari archeologici, come quelli che ripercorrono vecchie strade romane e preromane, con i resti della antica città di Sentinum e il municipio romano di Attidium nel fabrianese.

Il territorio della Comunità Montana è ricco, poi, di testimonianze architettoniche di epoca medievale. Dopo l’anno 1000, tutta la zona ha visto fiorire importanti abbazie (notevoli quella di S. Croce dei Conti e del suo straordinario prototipo S. Vittore, dall’originale pianta centrale a croce greca iscritta) di pievi e di chiese rurali. Infine, sul territorio si ritrova un campionario dell’architettura militare regionale: rocche imponenti, come quella dominante Sassoferrato, castelli rurali, cinte murarie, torri.

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