venerdì , Settembre 29 2023

Parco Marturanum

Parco MarturanumNon distante da Roma e da Viterbo, nella regione nota come Etruria meridionale, si estende il Parco Regionale Marturanum: area naturale sopravvissuta indenne alla cementificazione e all’urbanizzazione selvaggia. Profonde gole erose nelle potenti bancate di tufi vulcanici dall’alto corso del torrente Biedano e terreni collinari tipici della Maremma laziale caratterizzano il territorio.

Il Parco è situato tra i monti Cimini, oltre 900 metri di altitudine con clima oceanico, e i monti della Tolfa, appena 600 metri di altitudine con clima mediterraneo. La morfologia del terreno all’interno del Parco cambia continuamente: dalle profonde gole dei valloni ricoperti da impenetrabili vegetazioni, ai rilievi spogli e aridi. L’elevata umidità e una vegetazione lussureggiante e fitta costituiscono le condizioni base per la vita di specie animali e vegetali, talora rari. L’umidità dei valloni, definiti anche forre, ha permesso lo sviluppo di una vegetazione mesofila, rappresentando l’habitat ideale per anfibi come la salamandra dagli occhiali e la rana italica, rettili, vari pesci e numerosissime specie di invertebrati. Ma è probabilmente sotto l’aspetto archeologico e culturale che il Parco offre le testimonianze più affascinanti.

Assolutamente da non perdere la necropoli etrusca di San Giuliano, a due km da Barbarano Romano, con le antiche strutture, le tombe dal VI al V secolo a.C., le abitazioni medievali e le cavità immerse nella quiete di una natura incontaminata. Nell’area si consiglia la visita ai vicini centri medievali di Blera, Civitella Cesi e Vetralla. Tutta la zona è ricca di testimonianze del passato preistorico ed etrusco: San Giovenale, Luni sul Mignone, Blera, Norchia sono solo alcune delle aree archeologiche dove sono presenti noccioli, pioppi, salici, ontani, olmi, carpini. Il sottobosco è ricco di felci ed i prati di orchidee. Tra le specie animali si possono annoverare alcuni rari uccelli come il lanario, il biancone, la ghiandaia marina ed il passero solitario; mammiferi come l’istrice, la lepre italica, la martora, il tasso, il gatto selvatico, la volpe, il cinghiale e saltuariamente il lupo.

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