A pochi passi dal mare, si aprono paesaggi bucolici, luoghi ameni e silenziosi. Estrema propaggine meridionale dei Monti Sabini, il Parco Regionale naturale dei Monti Lucretili, con un’estensione pari a quella dell’intera città di Roma, delimita ad est la campagna romana con il Pizzo del Gennaro che con i suoi 1.271 metri costituisce la massima elevazione nei dintorni di Roma. A sud e ad est è a sua volta delimitata dalla Valle dell’Aniene. Forse lo scrittore latino Lucrezio trovò presso questi monti l’ispirazione per il suo De rerum natura.
Alle bellezze naturali come pascoli, torrenti, boschi, animali selvatici, oliveti, mandrie al pascolo brado, si intercalano luoghi di grande interesse storico e culturale. Tante le tracce lasciate dall’uomo fin dalle epoche preistoriche, numerosi ritrovamenti di strumenti litici, metallici e ceramici in varie zone testimoniano la sua presenza dal Paleolitico Medio fino all’Età del Ferro. Di epoca romana sono gli impianti di ville rustiche sul versante orientale lungo la via Licinese e la villa alla Scarpellata presso Marcellina. Numerosi i castelli costruiti dal Medioevo in poi, tra questi il recentemente restaurato castello di San Polo e il castello di Palombara in buona parte visitabile; non trascurabile anche il numero di chiese.
La vegetazione è ricca e varia, lo storace dai fiori bianchi è il simbolo del Parco. Il clima mediterraneo è ideale per il proliferare di formazioni di lecceti. Superata quota 700 m slm, il paesaggio si configura con estese aree boschive di castagneti, cerrete e faggete, arricchite dalla presenza di aceri ed agrifogli, che coprono gran parte dei versanti nord-est. In primavera sono abbondanti le fioriture di primule, ranuncoli, saponaria, narciso e bucaneve che colorano il sottobosco e i pianori. Numerose sono le specie rare come il giglio martagone, l’iride sabina, l’asfodelo giallo e molte orchidee le cui suggestive fioriture possono essere ammirate in gran parte del territorio del parco. Particolarmente affascinanti sono le profonde valli dei corsi d’acqua tributari dell’Aniene come il fosso di Ronci (Vicovaro e San Polo dei Cavalieri) e del sistema dei fossi di Vena Scritta-Vena Caprara nelle aree più interne del Parco (San Polo dei Cavalieri e Roccagiovine).
I Monti Lucretili ospitano una fauna ricca ed interessante, determinata dal carattere fortemente misto della vegetazione che ha un’influenza sulla qualità dell’entomofauna e sul numero delle specie presenti. La macchia mediterranea e il bosco misto sono frequentati da numerosi uccelli come il verdone, il cardellino, il fringuello, e la quaglia. Alcuni dei rapaci presenti sono: l’aquila reale, lo sparviero piuttosto frequente nelle faggete, il gheppio, il falco pellegrino, il nibbio reale, e il pecchiaiolo. Dei mammiferi presenti ricordiamo: lo scoiattolo, che è il mammifero selvatico di più facile avvistamento, la lepre, la volpe, l’istrice, e il tasso. Spesso sono stati avvistati carnivori come la donnola, la puzzola, la faina e il gatto selvatico. La presenza del lupo è saltuaria, mentre il cinghiale è presente in numero elevato. Inoltre i Monti Lucretili ospitano una fauna di farfalle tipica dei rilievi anti e subappenninici laziali.